Oltre alla ripetizione dei nomi della propria Divinità Patrono concentrandosi su di essi, un metodo di meditazione molto semplice ma utile è quello di essere presenti a noi stessi mentre chiudiamo gli occhi, vale a dire la concentrazione sullo schermo nero dietro le palpebre.
Ho scoperto da poco che questo tipo di meditazione si chiama "Inner Light Meditation" ovvero "Meditazione sulla/della Luce Interiore".
Riporto adattando da http://www.meditationcenter.com/connect/inlight.html :
"In questa meditazione, la luce che vedi quando chiudi gli occhi e guardi la parte posteriore delle tue palpebre - il tuo "schermo interiore" - sarà l'oggetto principale su cui dovrai focalizzarti. Concentrarti su questa luce produrrà un piacevole stato di rilassamento, e in più questa luce funge da ponte per collegarti con la luce della tua essenza interiore [...]. E' una meditazione abbastanza semplice, ma è potenzialmente molto profonda.
Passaggi della Meditazione sulla Luce Interiore:
1) Siediti comodamente con gli occhi chiusi.
2) Guarda lo schermo che riempie lo spazio dietro le tue palpebre chiuse.
3) Nota qualsiasi luce che appare sullo schermo interno. La luce può apparire come piccole particelle, onde, colori, come fosse "neve" su uno schermo TV, ecc. (Considera tutto ciò che non è buio assoluto come una forma di luce.). [La luce però non è un'immagine con un significato, non è un pensiero, altrimenti si tratta di un'immagine mentale e quindi di distrazione, N.d.T.]
4) Focalizzati gentilmente sulla luce.
5) Non è necessario mettere a fuoco in modo chiaro. Basta guardare la luce con attenzione rilassata.
6) Se non vedi alcuna luce sullo schermo, va benissimo... concentrati solo sullo schermo nero.
Qualunque cosa tu esperisca è tutto a posto.
I punti 4 e 5 sono validi anche in questo caso, solo che si applicano per lo schermo nero.
7) Se ti senti come se stessi scivolando in uno stato simile al sonno o al sogno, permetti che accada [ovviamente stato SIMILE, non dormire DAVVERO! N.d.T.].
8) Se ti accorgi di esserti allontanato immergendoti nei tuoi pensieri, riporta semplicemente l'attenzione al tuo schermo interno e continua a guardare la luce."
E' necessaria la luce?
Sinceramente? No. Semplicemente a livello visivo può capitare che, fissando lo schermo nero dietro le palpebre, per motivi puramente fisici di nervi ottici (immagino) non appaia come un buio fisso ma qualcosa si muove, qualcosa che non è un pensiero ma un'azione meccanica e che non ha senso cercare di scacciare dalla mente, perchè non è nella mente, è una reazione biologica dell'occhio. In questo senso, se appare nel nostro schermo nero, è bene lasciare che la nostra concentrazione la includa. In essenza di tale reazione però il nostro focus dovrebbe essere lo schermo nero.
Cosa significa concentrarsi sullo schermo nero?
Fissare lo schermo nero vuol dire tante cose. C'è chi preferisce fissare il nero nel suo complesso e chi si focalizza su di un punto in particolare. Usate la modalità con cui vi trovate meglio.
Io preferisco focalizzarmi su di un punto specifico del campo visivo, facendo attenzione a non creare tensione oculare (altrimenti si potrebbero creare problemi per la vista).
Di solito non è un punto deciso prima ma quello che i miei occhi quando chiudo le palpebre naturalmente fissano.
Questo permette di evitare di sforzare gli occhi per indirizzare la vista verso un punto specifico.
Come usarla per ricevere visioni?
Semplicemente prima di iniziare pronunciamo ad alta voce:
1) la richiesta di incontrare la nostra Divinità Patrono o lo Spirito con cui vogliamo metterci in contatto e
2) la domanda a cui vorremmo rispondesse mediante visioni o sussurri (ovvero voci).
Possiamo anche chiedere alla nostra Divinità di accompagnarci durante un viaggio nell'Altro Mondo, di mostrarcelo, in modo da ricevere visioni proprio del Mondo degli Spiriti.
Come si distinguono le visioni e i sussurri autentici dalle creazioni del nostro subconscio?
Come detto nel post "Distinguere le visioni dalle illusioni" (da cui ora copia-incollerò), esistono alcune regole per capire come fare:
1) se abbiamo aspettative e vediamo ciò che ci aspetteremmo non è una visione ma immaginazione/subconscio. Perciò evitiamo di avere aspettative. Quando meditiamo facciamolo per amore della meditazione e senza pensare alla meditazione come a un fine per ottenere visioni.
2) se vediamo delle normali immagini mentali, non sono visioni. Le visioni sono improvvise, non vengono "a flusso di coscienza", quello è il subconscio. Di solito sono accompagnate da un senso di sorpresa, lo stesso che abbiamo quando ci viene un colpo di genio. Infine, non hanno la stessa nitidezza delle immagini mentali: le visioni sono molto più nitide, hanno dei colori più accesi, sembrano quasi fotografie rispetto alle immagini mentali.
3) sebbene possano arrivare anche sussurri, è ancora più difficile distinguere queste voci dai pensieri vocali, quindi suggerisco di ignorare in blocco eventuali messaggi uditivi/verbali e aspettare che il messaggio arrivi mediante visione.
Se il messaggio ci arriva solo mediante un sussurro, dobbiamo sapere che di solito i veri sussurri che non siano illusioni sono delle voci che percepiamo come esterne anche se le sentiamo dentro di noi, e valgono le stesse leggi di nitidità, arrivo improvviso, sensazione di sorpresa e assenza di aspettative.
Ma ripeto, nel caso dei sussurri la mente tende a ingannarci di più quindi sono sempre da preferire le visioni.
4) alle volte può capitare di percepire sensazioni o intuizioni al posto di risposte visive o sussurri. Anche qui sono più forti (nitidità) rispetto alle sensazioni normali e valgono le altre leggi di arrivo improvviso, sensazione di sorpresa e assenza di aspettative.