lunedì 24 dicembre 2018

Esercizio di Devozione: Vedere gli Dei in ogni cosa


“Durante questa pratica tu non ti ritrarrai in alcun modo dai rapporti umani, ma ti raffigurerai tuo padre o tuo fratello o tua moglie come se fosse un'immagine della tua particolare Divinità. In tal modo essi avranno di che guadagnare, anziché perdere, dalla tua operazione. Solo nel caso di tua moglie questo è difficile, poiché ella è per te più di tutti gli altri, e in tal caso devi agire con temperanza, perché la personalità di lei non sopraffaccia e distrugga quella della tua Divinità.”
(Liber Astarte vel Berylli: Il Libro dell'Unione con una particolare Divinità per mezzo della devozione)


Strumenti:

- Rosarietto Devozionale;
- Latte (vaccino o vegetale) o altre bevande + biscotti, pane o focaccia, frutta o altro cibo come offerte agli Spiriti del Luogo e agli Dei;
- Mp3 o cellulare per la musica iniziale. 

Svolgimento:

1) Vai in un parco, una foresta o un posto alberato dove non sarai disturbato. Stai a contatto con la Natura e scegli un albero che attira particolarmente la tua attenzione. Avvicinati ad esso.

2) Offerta agli Spiriti del Luogo:

Fai un’offerta agli Spiriti del Luogo, dicendo: “Salve, spiriti di questo luogo. Vi ringrazio della vostra ospitalità e in cambio vi offro questo latte [o bevanda di altro tipo]” - versa del latte vicino o sulle radici dell’albero - “e questi biscotti/pane/focaccia/frutta/ecc.” - appoggia il cibo vicino alle radici dell’albero - “Possa questa mia offerta esservi gradita e possiate voi essermi sempre propizi. Così sia.”

3) Offerta alla/e Divinità:

Fai un’offerta alla tua Divinità Patrono (in questo esempio sarà Diana, ma sentiti libero di modificare il nome in base alla tua), dicendo: “Sono qui per te, Diana, e questa è la mia offerta per te” - versa del latte e appoggia il cibo a terra - “Possano il latte/ecc. e i biscotti/ecc. che ti offro esserti graditi e rafforzare il legame tra noi. Possano le mie parole giungere a te, Antica Dea Diana, e possa tu essermi sempre propizia. Così sia.”

4) Siediti davanti all’albero.

5) Musica:
Fai suonare la musica che più ti aggrada, con l’mp3, con il cellulare o suonala tu stesso con qualche strumento che padroneggi.
Lascia che la musica ti ispiri la giusta emozione, lasciati guidare dal suo suono e lascia che ti riempia totalmente di amore, gioia e altre buone emozioni.
Quando ti sentirai totalmente ispirato, togli la musica (in modo da poter concentrare tutta la tua attenzione sui sensi, considerato che – come vedremo – sarà necessario focalizzarsi, in seguito, su quelli della vista e dell’udito), spegni l’mp3 o il cellulare e concentrati sull’esercizio che andrai a svolgere.

6) Visualizzazione della Forma Divina:
Chiudi gli occhi e visualizza la Divinità. Porta alla mente ogni particolare che ricordi della sua immagine, e fa’ che ogni dettaglio ti ispiri apprezzamento, incanto e meraviglia per la sua bellezza.
Contempla per un momento tutte quelle Qualità nell’immagine della Divinità, osservale e ammira il loro splendore.

7) Ripetizione d’amore con il rosarietto devozionale:
Adesso prendi in mano il rosarietto devozionale e ripeti sia il nome della Divinità che la tua dichiarazione d’amore nei suoi confronti.
Ad esempio, con Diana, potresti dire: “Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo antica Dea!”
Ovviamente, sentiti libero di sostituire queste frasi con altre che ti ispirino maggiore trasporto emotivo.

8) Canto devozionale:
Trasforma adesso la ripetizione del nome in un canto, che abbia il ritmo e la melodia che preferisci.
Se lo desideri, puoi passare, quando ti va, da un ritmo a un altro, e anche cambiare delle parole.
L’importante è che resti sempre di base una dichiarazione di amore e devozione verso la Divinità.

9) Danza e musica:
Se lo desideri, mentre esegui il canto devozionale puoi anche alzarti e danzare (ad esempio attorno all’albero) e/o suonare qualche strumento che padroneggi.

10) Assunzione della Forma Divina nell’albero:
Quando ti sentirai abbastanza ispirato e il canto devozionale scemerà da sé, continuando a tenere gli occhi chiusi, visualizza la forma della Divinità che va a coincidere con quella dell’albero. Una volta fatto, dirai:
“Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”.
Quindi aggiungerai, trattandosi dell’assunzione della Forma Divina in un albero:
“Diana, sei anche in questo albero; questo albero è in Te, Diana”.
Se lo desideri, potrai ripetere più volte queste frasi con il rosarietto o cantarle in maniera devozionale come fatto prima. Altrimenti, passa al punto successivo.

11) Apri gli occhi e osserva l’albero.

12) L’albero come incarnazione della Divinità:
A questo punto ripeti (con il rosarietto) o canta (canto devozionale) anche qui, frasi come:
“Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo antica Dea!”
Fissando l’albero e riferendoti all’albero come se fosse l’incarnazione di Diana, come se Diana fosse incarnata nell’albero.
Puoi ripetere e/o cantare anche frasi come:
“Diana, sei anche in questo albero; questo albero è in Te, Diana.
Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”
.

13) Apprezzamento dell’albero-Divinità (mediante la vista):
A questo punto osserva le cose che ti colpiscono dell’albero, e di’ frasi come queste, ripetendole o cantandole:
“Sei bellissima, Diana, per la forma di queste foglie / per il colore rosso delle tue foglie / per la forma dei tuoi fiori / per il colore acceso di quel fiore / per quel petalo” e così via.
Continua trovando ogni volta una cosa nuova da apprezzare nell’albero ed esprimi questo tuo apprezzamento riferendoti ad esso come se fosse un attributo non dell’albero ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

14) Apprezzamento dell’albero-Divinità mediante il tatto:
Passa adesso a un altro senso, ad esempio il tatto: chiudi gli occhi e focalizzati su questo senso toccando tutto l’albero. Osserva cosa ti colpisce dell’albero usando il senso del tatto.
Ripeti o canta frasi come: “Sei bellissima, Diana, per questo tronco forte / per queste foglie lisce / ecc.”
Continua trovando ogni volta una cosa nuova da apprezzare nell’albero tramite il senso del tatto ed esprimi questo tuo apprezzamento riferendoti ad esso come se fosse un attributo non dell’albero ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

15) Ripeti l’esercizio con il senso dell’olfatto.

16) Ripeti l’esercizio con il senso dell’udito.

17) Apprezzamento dell’albero-Divinità mediante tutti i sensi assieme (vista, tatto, olfatto e udito insieme):
A questo punto unisci tutti i sensi e ripeti l’esercizio con tutte le impressioni che ricevi, con le cose che ti colpiscono con ogni tuo senso (quindi sia cose che vedi, che cose che tocchi, che cose che odori che cose che senti), attribuendo tutte queste positività alla Divinità.
Ripeti o canta frasi di apprezzamento riferendoti a queste particolarità come se fossero attributi non dell’albero ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

18) Conclusione dell’apprezzamento dell’albero-Divinità:
Quando sentirai di aver raggiunto il limite nell’espressione di amore e apprezzamento verso la Divinità e la devozione scemerà da sé, concludi dicendo:
“Diana, sei anche in questo albero; questo albero è in Te, Diana.
Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”
.
Se lo desideri, potrai ripetere più volte queste frasi con il rosarietto o cantarle in maniera devozionale come fatto prima. Altrimenti, va bene anche dette solo una volta.

19) Passa a un altro albero.
Se vuoi, puoi ripetere il procedimento passando a un altro albero nei dintorni.
Altrimenti, inchinati e ringrazia nuovamente gli Spiriti del Luogo per l’ospitalità e la Divinità (Diana in questo caso) per averti permesso di percepirla e per essere stata presente nel tuo esercizio.


 
:: Esercizio con l’intero luogo ::

Le volte successive potrai passare direttamente alla venerazione della Divinità nell’intero luogo naturale e non più solo nei singoli alberi.

In questo caso dovrai camminare lungo tutto il luogo, esprimendo devozione e amore.
- Perciò cammina, facendo la stessa cosa (apprezzamenti sia di vista che di tatto che di olfatto che di udito, se vuoi prima un senso per volta e poi tutto assieme) con tutto ciò che ti circonda,
- Dopo aver svolto i preparativi soliti (visualizzazione dell’immagine della Divinità + ripetizione/canto/danza + visualizzazione della coincidenza della forma della Divinità con quella del luogo).

 
Nello specifico:
1) Vai in un parco, una foresta o un posto alberato dove non sarai disturbato. Stai a contatto con la Natura e scegli una parte del luogo che attira particolarmente la tua attenzione. Avvicinati ad essa.

2) Offerta agli Spiriti del Luogo:

Fai un’offerta agli Spiriti del Luogo, dicendo: “Salve, spiriti di questo luogo. Vi ringrazio della vostra ospitalità e in cambio vi offro questo latte [o bevanda di altro tipo]” - versa del latte a terra - “e questi biscotti/pane/focaccia/frutta/ecc.” - appoggia il cibo a terra - “Possa questa mia offerta esservi gradita e possiate voi essermi sempre propizi. Così sia.”

3) Offerta alla/e Divinità:

Fai un’offerta alla tua Divinità Patrono (in questo esempio sarà Diana, ma sentiti libero di modificare il nome in base alla tua), dicendo: “Sono qui per te, Diana, e questa è la mia offerta per te” - versa del latte e appoggia il cibo a terra - “Possano il latte/ecc. e i biscotti/ecc. che ti offro esserti graditi e rafforzare il legame tra noi. Possano le mie parole giungere a te, Antica Dea Diana, e possa tu essermi sempre propizia. Così sia.”

4) Cammina lungo tutto il luogo mentre esegui i punti successivi.

5) Musica:
Fai suonare la musica che più ti aggrada, con l’mp3, con il cellulare o suonala tu stesso con qualche strumento che padroneggi.
Lascia che la musica ti ispiri la giusta emozione, lasciati guidare dal suo suono e lascia che ti riempia totalmente di amore, gioia e altre buone emozioni.
Quando ti sentirai totalmente ispirato, togli la musica (in modo da poter concentrare tutta la tua attenzione sui sensi, considerato che – come vedremo – sarà necessario focalizzarsi, in seguito, su quelli della vista e dell’udito), spegni l’mp3 o il cellulare e concentrati sull’esercizio che andrai a svolgere.

6) Visualizzazione della Forma Divina:
Chiudi gli occhi e visualizza la Divinità. Porta alla mente ogni particolare che ricordi della sua immagine, e fa’ che ogni dettaglio ti ispiri apprezzamento, incanto e meraviglia per la sua bellezza.
Contempla per un momento tutte quelle Qualità nell’immagine della Divinità, osservale e ammira il loro splendore.

7) Ripetizione d’amore con il rosarietto devozionale:
Adesso prendi in mano il rosarietto devozionale e ripeti sia il nome della Divinità che la tua dichiarazione d’amore nei suoi confronti.
Ad esempio, con Diana, potresti dire: “Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo antica Dea!”
Ovviamente, sentiti libero di sostituire queste frasi con altre che ti ispirino maggiore trasporto emotivo.

8) Canto devozionale:
Trasforma adesso la ripetizione del nome in un canto, che abbia il ritmo e la melodia che preferisci.
Se lo desideri, puoi passare, quando ti va, da un ritmo a un altro, e anche cambiare delle parole.
L’importante è che resti sempre di base una dichiarazione di amore e devozione verso la Divinità.

9) Danza e musica:
Se lo desideri, mentre esegui il canto devozionale puoi anche danzare (ad esempio mentre cammini per il luogo) e/o suonare qualche strumento che padroneggi.

10) Assunzione della Forma Divina nell’intero luogo:
Quando ti sentirai abbastanza ispirato e il canto devozionale scemerà da sé, continuando a tenere gli occhi chiusi, visualizza la forma della Divinità che va a coincidere con quella dell’intero luogo. Una volta fatto, dirai:
“Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”.
Quindi aggiungerai, trattandosi dell’assunzione della Forma Divina in un luogo:
“Diana, sei anche in questo luogo; questo luogo è in Te, Diana”.
Se lo desideri, potrai ripetere più volte queste frasi con il rosarietto o cantarle in maniera devozionale come fatto prima. Altrimenti, passa al punto successivo.

11) Apri gli occhi e osserva il luogo naturale.

12) Il luogo naturale come incarnazione della Divinità:
A questo punto ripeti (con il rosarietto) o canta (canto devozionale) anche qui, frasi come:
“Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Ti amo Diana, antica Dea, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo Dea Diana! Diana ti amo, ti amo antica Dea!”
Fissando il luogo e riferendoti al luogo come se fosse l’incarnazione di Diana, come se Diana fosse incarnata nel luogo.
Puoi ripetere e/o cantare anche frasi come:
“Diana, sei anche in questo luogo; questo luogo è in Te, Diana.
Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”
.

13) Apprezzamento del luogo-Divinità (mediante la vista):
A questo punto guardati attorno, osserva le cose che ti colpiscono del luogo, e di’ frasi come queste, ripetendole o cantandole:
“Sei bellissima, Diana, per la forma di quell’albero / per il riflesso del Sole nel tuo laghetto / per queste foglie cadute a terra / per il colore rosso delle tue foglie cadute / per la forma dei tuoi fiori / per il colore acceso di quel fiore / per quel petalo” e così via.
Continua trovando ogni volta una cosa nuova da apprezzare nel luogo ed esprimi questo tuo apprezzamento riferendoti ad esso come se fosse un attributo non del luogo ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

14) Apprezzamento del luogo-Divinità mediante il tatto:
Passa adesso a un altro senso, ad esempio il tatto: chiudi gli occhi e focalizzati su questo senso toccando tutto ciò che ti circonda. Osserva cosa ti colpisce dell’area in cui ti trovi usando il senso del tatto.
Ripeti o canta frasi come: “Sei bellissima, Diana, per queste fronde che mi accarezzano il viso / per quest’erbetta che è umida e fresca sulle mani / per il calore dei raggi che, filtrando tra i tuoi rami, mi scaldano la pelle / ecc.”
Continua trovando ogni volta una cosa nuova da apprezzare nel luogo tramite il senso del tatto ed esprimi questo tuo apprezzamento riferendoti ad esso come se fosse un attributo non del luogo ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

15) Ripeti l’esercizio con il senso dell’olfatto.

16) Ripeti l’esercizio con il senso dell’udito.

17) Apprezzamento del luogo-Divinità mediante tutti i sensi assieme (vista, tatto, olfatto e udito insieme):
A questo punto unisci tutti i sensi e ripeti l’esercizio con tutte le impressioni che ricevi, con le cose che ti colpiscono con ogni tuo senso (quindi sia cose che vedi, che cose che tocchi, che cose che odori che cose che senti), attribuendo tutte queste positività alla Divinità.
Ripeti o canta frasi di apprezzamento riferendoti a queste particolarità come se fossero attributi non del luogo ma di Diana (o della Divinità che hai chiamato).
Alterna, se vuoi, queste frasi a espressioni di puro amore verso la Divinità (ad esempio: “Ti amo Diana, Diana ti amo”) come nel punto 12.

18) Conclusione dell’apprezzamento del luogo-Divinità:
Quando sentirai di aver raggiunto il limite nell’espressione di amore e apprezzamento verso la Divinità e la devozione scemerà da sé, concludi dicendo:
“Diana, sei anche in questo luogo; questo luogo è in Te, Diana.
Diana, sei nel Tutto; il Tutto è in Te, Diana”
.
Se lo desideri, potrai ripetere più volte queste frasi con il rosarietto o cantarle in maniera devozionale come fatto prima. Altrimenti, va bene anche dette solo una volta.

19) Passa a un altro luogo.
Se vuoi, puoi ripetere il procedimento passando a un altro luogo nei dintorni.
Altrimenti, inchinati e ringrazia nuovamente gli Spiriti del Luogo per l’ospitalità e la Divinità (Diana in questo caso) per averti permesso di percepirla e per essere stata presente nel tuo esercizio.

mercoledì 12 dicembre 2018

Rituale di Evocazione



1) Poniti verso Nord o verso Est. Qui, con un gesso (o con farina o con sale, ma il gesso è più facile), disegna sul pavimento un triangolo e dietro di esso un cerchio.

2) Dentro al cerchio avrai portato un altare o un telo. Sul telo avrai riposto gli strumenti (accendino o fiammiferi, candela dell'Entità, athame o bacchetta o niente se fai con le dita, incensiere, carboncino, triangolo da altare, ago sterilizzato, incenso di offerta e incenso evocatorio).
Tra questi strumenti vi sarà anche un triangolo da altare ovvero un panno nero con disegnatovi sopra con un bianchetto o un colore per stoffe un triangolo all'interno di un cerchio.

3) Appoggia 3 lumini alle punte del triangolo esterno e 4 ceri alle quattro direzioni cardinali del cerchio.
All'interno del triangolo esterno ci sarà la cornice con l'immagine dell'Entità chiamata, il suo sigillo o un oggetto rappresentativo.

4) Porrai l'incensiere sopra al triangolo da altare.

5) Accendi i tre lumini del triangolo esterno in senso orario, partendo da quello in cima.
A questo punto traccia simbolicamente il bordo del triangolo passandoci sopra (senza bruciarti, quindi più in alto del fuoco dei cerini) in senso orario, con dito indice e medio uniti (o con athame o bacchetta), dicendo:
"Apro questo triangolo affinché possa manifestarsi l'Entità che andrò a chiamare".

6) Mettiti nel cerchio e traccia il bordo in senso orario con dito e medio uniti (o con athame o bacchetta), dicendo:
"Apro questo cerchio come spazio tra i mondi, tra il mondo dei vivi e il mondo degli spiriti. Questo cerchio adesso è formato. Nel nome degli Antichi Dei, così sia!"

7) Volgiti a Nord (o a Est, se sei rivolta verso Est) e accendi la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Chiamo la torre del Nord, i guardiani della Terra. Vi prego, venite in questo cerchio, sorreggetelo e proteggetelo da qualunque avversità! Così sia!"

8) Volgiti a Est e accendi la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Chiamo la torre del'Est, i guardiani dell'Aria. Vi prego, venite in questo cerchio, sorreggetelo e proteggetelo da qualunque avversità! Così sia!"

9) Volgiti a Sud e accendi la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Chiamo la torre del Sud, i guardiani del Fuoco. Vi prego, venite in questo cerchio, sorreggetelo e proteggetelo da qualunque avversità! Così sia!"

10) Volgiti a Ovest e accendi la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Chiamo la torre dell'Ovest, i guardiani dell'Acqua. Vi prego, venite in questo cerchio, sorreggetelo e proteggetelo da qualunque avversità! Così sia!"

11) Brucia l'incenso evocatorio, dicendo:
"Nel nome degli Antichi Dei, apro i cancelli che conducono al Mondo degli Spiriti. Che il confine cada! Che il portale si apra! Così voglio e così sia!"
A questo punto fai il gesto di "aprire il sipario", cioè fa' il gesto manuale come se aprissi le tende di un teatro.

12)
Assicurati che l'incensiere sia sopra al triangolo da altare (quello interno) e che quest'ultimo sia nella stessa linea visiva del triangolo fuori, in modo da poter fissare al contempo l'incenso e vedere assieme anche il triangolo fuori.

13)
Accendi la candela dell'Entità (che sarà accanto all'incensiere, fuori dal triangolo da altare) dicendo:
"Accendo questa luce per te, Antica Dea/Antico Dio X, [detto/a anche Y e Z]. Che questa luce sia come un faro nella notte e illumini la Tua via per giungere sino a me, in questo luogo sacro, per rispondere alla mia evocazione. Così sia!"

14) Offri incenso di offerta dicendo: "Offro questo incenso a te, Antica Dea/Antico Dio X, Potenza Primordiale che dimori oltre lo spazio e oltre il tempo."

15) Con l'ago sterilizzato versa qualche goccia del tuo sangue sul carboncino dicendo:
"In virtù del sangue che ti offro, io ti chiamo, X!"

16) Brucia un po' di incenso evocatorio, quindi dì:
"A te mi rivolgo, Potenza Primordiale!
A te mi rivolgo, Antica Dea/Antico Dio X!
Io ti chiamo e ti chiedo di manifestarti.
In virtù di questo incenso, ti prego, X, manifestati a me!"


17) Poni le braccia a V.
Chiama 5 volte, ogni volta con più pathos, il nome dell'Entità, e quando sei arrivato al culmine del pathos, esplodi con:
"Exsurge, [nome dell'Entità], Exsurge!"

18) Adesso fissa il fumo dell'incenso. Avendo allineato il triangolo da altare nel cerchio al triangolo fuori dal cerchio, guardando nel fumo dell'incensiere nel triangolo da altare interno guarderai automaticamente anche il triangolo esterno, che starà davanti a te mentre fisserai il fumo.

19) Quando vuoi, chiudi gli occhi e concentrati sulle tue sensazioni: stai avvertendo
dei cambiamenti nelle tue percezioni? Provi una strana sensazione, piacevole?
Percepisci dei formicolii non dovuti ai tuoi movimenti?
Senti che la temperatura si sta alzando?
Senti come se qualcuno ti stia toccando o un vento che ti colpisce anche se porte e finestre sono
chiuse e non ci sono spifferi d'aria?
O addirittura senti voci o hai visioni improvvise?
Adesso riapri gli occhi: ti appare un volto o una particolare forma nel fumo dell'incenso che sei sicuro non sia casuale o normale?
Oppure la fiamma della candela si sta modificando, alzando, o muovendo forsennatamente?
Adesso fissa nuovamente il fumo dell'incenso e aspetta la tua visione.

20) Fai la richiesta.

21) Quando avrai ricevuto abbastanza visioni, dì:
"Ti ringrazio, Antica Dea/Antico Dio X, [detto/a anche Y e Z], per aver risposto alla mia evocazione ed essere stato/a presente in questo rituale. Ti ringrazio, Potente Nume, ti ringrazio, X".

22) A questo punto offri altro incenso d'offerta e spegni la candela, dicendo:
"Antica Dea/Antico Dio X, la mia opera è compiuta, la tua anche. Felici ci incontriamo, felici ci salutiamo per felici rincontrarci ancora".

23) Brucia l'incenso evocatorio, dicendo:
"Nel nome degli Antichi Dei, richiudo i cancelli che conducono al Mondo degli Spiriti che avevo aperto. Che il confine si rialzi! Che il portale si richiuda! Così voglio e così sia!"
A questo punto fai il gesto di "chiudere il sipario", cioè fa' il gesto manuale come se chiudessi le tende di un teatro.

24) Volgiti a Nord (o a Est, se inizialmente ti sei rivolta verso Est) e spegni (senza soffiare! È un'offesa se lo fai!) la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Oh torre del Nord, oh guardiani della Terra! Vi ringrazio per essere venuti in questo cerchio e averlo sorretto e protetto da ogni avversità! Adesso siete liberi, potete andare. Grazie."

25) Volgiti a Ovest e spegni (senza soffiare! È un'offesa se lo fai!) la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Oh torre dell'Ovest, oh guardiani dell'Acqua! Vi ringrazio per essere venuti in questo cerchio e averlo sorretto e protetto da ogni avversità! Adesso siete liberi, potete andare. Grazie."

26) Volgiti a Sud e spegni (senza soffiare! È un'offesa se lo fai!) la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Oh torre del Sud, oh guardiani del Fuoco! Vi ringrazio per essere venuti in questo cerchio e averlo sorretto e protetto da ogni avversità! Adesso siete liberi, potete andare. Grazie."

27) Volgiti a Est e spegni (senza soffiare! È un'offesa se lo fai!) la candela corrispondente. Apri le braccia a V e dì:
"Oh torre dell'Est, oh guardiani dell'Aria! Vi ringrazio per essere venuti in questo cerchio e averlo sorretto e protetto da ogni avversità! Adesso siete liberi, potete andare. Grazie."

28) Traccia il bordo del cerchio in senso antiorario per disfarlo, con dito e medio uniti (o con athame o bacchetta), dicendo:
"Chiudo questo cerchio e così richiudo lo spazio tra i mondi che avevo aperto, lo spazio tra il mondo dei vivi e il mondo degli spiriti. Nel nome degli Antichi Dei, così sia!"

29) Per disfare il triangolo traccia simbolicamente il bordo del triangolo passandoci sopra (senza bruciarti, quindi più in alto del fuoco dei cerini) in senso antiorario, con dito indice e medio uniti (o con athame o bacchetta), dicendo:
"Chiudo questo triangolo, che avevo aperto per permettere all'Entità che ho chiamato di manifestarsi. Questo triangolo è adesso chiuso, e così il suo portale. Così sia!"

30) Spegni i tre lumini del triangolo esterno in senso anti-orario, partendo da quello in cima.

31) Lascia consumare l'incenso e pulisci il gesso.


[Rituale in parte, ma non totalmente, ispirato dal libro "Vivere la Vecchia Religione" di Dragon Rouge]