sabato 25 gennaio 2020

Ritualizzare i Miti degli Dei - Metodo Drammatico per Solitari e Gruppi




Rappresentazione delle Divinità:

-          Candele del colore corrispondente
-          Maschere (se indossate, assieme a veli o fasce o cinture del colore corrispondente o vestiti particolari rappresentativi della Divinità)
-          Ciondoli rappresentanti la Divinità
-          Bracciali e anelli rappresentanti la Divinità
-          Immagini e disegni, specialmente se incorniciati
-          Sigilli o simboli (anch'essi incorniciati o incisi su candele o altri oggetti) o come fogliettini (specialmente se bruciati o seppelliti per rappresentare morti rituali)
-          Statue o statuine
-          Pupazzi/bamboline o quadrati di stoffa (le bambole e i quadrati dovrebbero essere riempiti di cotone per il riempimento; quindi erbe e/o pietre corrispondenti; un'immagine o un sigillo o un simbolo corrispondente inserito come fogliettino; quindi ci si disegna sopra il ritratto della Divinità, e/o un suo simbolo o sigillo, e infine si scrive il suo nome o normale o in lingue esoteriche come il tebano. È possibile anche ricamare l'immagine della Divinità o cucirla sopra al quadrato di stoffa o alla bambolina)
-          Cristalli corrispondenti alla Divinità

Azioni:

-          Nodi e forbici (per legare e disfare legami, rappresentare unioni e rotture di relazioni nel mito)
-          Coltelli (per rappresentare uccisioni rituali)
-          Calici e/o calderoni (per rappresentare brindisi, nascite [in questo caso il simbolo della Divinità esce dal calice per indicare la nascita] e unione sessuale [unendo un coltello o un bastone/bacchetta al calice])
-          Bastone o bacchetta (per indicare un caduceo o uno scettro e per indicare un miracolo avvenuto nel rito)

-          Gli annegamenti saranno rappresentati dall'immersione del simbolo nel calice o calderone riempito d'acqua;
-          I seppellimenti dall'immersione del simbolo nel calderone riempito di terra o sale;
-          La rinascita con il riemergere del simbolo dopo il "seppellimento";
-          Le morti in generale senza rinascita tramite seppellimento o bruciando un foglietto con il simbolo corrispondente;
-          Le unioni unendo le candele tramite nodi di spaghi di colori come rosso (amore) e rosa (amicizia);
-          I voli tramite una caduta dei foglietti rappresentativi (o semplicemente spostando la rappresentazione in un'altra parte dell'altare, perché si tratta pur sempre di un semplice spostamento);
-          Le nascite tramite uscita dal calice posizionato a triangolo rispetto alle due effigi dei due genitori divini o accendendo una nuova candela dal fuoco delle candele dei genitori.


Procedimento:

1.       Prima di iniziare a rappresentare il mito, "battezzare" prima con la prima formula (vedi sotto) la rappresentazione, quindi "deconsacrarla" a fine rappresentazione con la seconda formula (vedi sotto).

2.       Per rappresentare il mito, spostare le rappresentazioni lungo l'altare secondo quando affermato dal mito.

3.       Ad ogni spostamento affermare ad alta voce l'azione che lo spostamento rappresenta ("Ulisse andò via da Itaca" mentre si sposta la candela di Ulisse da quella rappresentante Penelope, ad esempio).

4.       Il mito si compone di spostamenti e azioni rituali (anch'esse espresse esplicitamente tramite parole) ma soprattutto di recitazioni.

Ad ogni scena infatti le Divinità vanno interpretate dal praticante, che toccherà o prenderà in mano la rappresentazione e reciterà una poesia, un poema o una descrizione dell'atto compiuto dalla Divinità (e da una sua presentazione - es. "Sono Lucifero, il Dio del Sole, e risplendo luminoso ad ogni giorno" - durante le prime scene).

Le poesie possono essere create dal praticante o ispirate da componimenti legati ai miti come gli inni omerici e i poemi epici.



Metodo #1: Praticante singolo --> muove le rappresentazioni sull'altare e parla a loro nome toccandole o prendendole in mano

Prima Formula
"Accendo questa candela per rappresentare il Dio del Sole, Lucifero. Questa non è più una candela, è Lucifero, il Dio del Sole.
Ogni volta che alzerò questa candela e parlerò a nome di Lucifero non parlerò io ma parlerà Lucifero tramite me.
Nel nome di Lucifero, Antico Dio del Sole, così sia e così è!"

Seconda Formula
"Questa candela non è più il Dio del Sole Lucifero, ma torna ad essere una semplice candela.
Ogni volta che alzerò questa candela e parlerò non parlerà più Lucifero tramite me ma parlerò io.
Spengo adesso questa candela ma possa la luce di Lucifero continuare a brillare sempre nel mio cuore.
Nel nome di Lucifero, Antico Dio del Sole, così sia e così è!"



 
Metodo #2: Gruppo --> ognuno indossa la rappresentazione e parla a nome di chi interpreta

Prima Formula
"Indosso adesso questa maschera [o altro] per rappresentare il Dio del Sole, Lucifero. Indossando questa maschera io non sono più [nome proprio], ma è Lucifero, il Dio del Sole, che parla attraverso di me.
Le parole che pronuncerò saranno le sue parole, le azioni che compirò saranno le sue azioni.
Ogni volta che parlerò a nome di Lucifero non parlerò io ma parlerà Lucifero tramite me.
Nel nome di Lucifero, Antico Dio del Sole, così sia e così è!"

Seconda Formula
"Tolgo adesso questa maschera [o altro] e non sono più il Dio del Sole, Lucifero; torno ad essere [nome proprio].
Togliendo questa maschera io non sono più [nome proprio], ma è Lucifero, il Dio del Sole, che parla attraverso di me.
Ogni volta che parlerò non parlerà più Lucifero tramite me ma parlerò io.
Le parole che pronuncerò non saranno più le sue parole, saranno le mie.
Le azioni che compirò non saranno più le sue azioni, saranno le mie.
Tolgo adesso questa maschera ma possa la luce di Lucifero continuare a brillare sempre nel mio cuore.
Nel nome di Lucifero, Antico Dio del Sole, così sia e così è!"