sabato 30 marzo 2019

Offerta a Diana e a Lucifero/Apollo



Occorrenti:

- Un tavolino che funga da altare;
- Due candele rappresentative delle Divinità (una gialla, per Lucifero, e una bianca, per Diana);
- Due portacandele (preferibilmente di colori simili a quelli delle candele);
- Due simboli rappresentativi delle Divinità (un Sole stilizzato per Lucifero e una Luna stilizzata per Diana);
- Due stick di incenso (frankincense) e portaincenso, o carboncino, incenso in grani e incensiere (da riempire con sabbia o sale, per evitare che con il calore del carboncino acceso lo crepi);
- Accendino o fiammiferi;
- Tarocchi o altri strumenti divinatori;
- Rosarietto devozionale (partendo da un rosario cristiano a cui si avrà rimosso la croce, lo si avrà purificato e riconsacrato a Diana e Lucifero con acqua, sale, incenso e fiamma di una candela atta allo scopo; oppure partendo da un japamala buddhista/induista, anch'esso da purificare e consacrare);
- CD, telefono o strumenti per la musica.

Durante i Sabba, aggiungere:- Un bicchiere e vino o altre bevande da bere;
- Uno o più piatti riempiti di pietanze;
- Tovaglioli e posate.


Schema dell'Offerta:

L'offerta in sintesi è composta dai seguenti step:
1) Accensione delle candele rappresentative delle Divinità;
2) Offerta di incenso;
3) Recitazione di uno o più inni;
4) Ripetizione dei nomi (aiutandosi, se lo si desidera, con un rosarietto devozionale);
5) Richiesta di protezione da ogni male;
6) Preghiera libera, ringraziamenti e richieste;
6b) Eventualmente (obbligatorio nei Sabba) banchetto in onore alle Divinità;
6c) Eventualmente (obbligatorio nei Sabba) danza o canto in onore alle Divinità;
7) Divinazione o trance;
8) Porgere le proprie scuse alle Divinità in caso di errori;
9) Espressione di amore nei confronti degli Dei;
10) Ringraziamento e saluti;
11) Spegnimento delle candele e lasciar bruciare l’incenso.


Svolgimento:

1) Chiamata della Dea Diana:
Accendi una candela bianca, che avrai posizionato vicino a un simbolo di Diana (come ad esempio una Luna stilizzata), dicendo:
"Chiamo la potente Dea della Luna,
il cui vero nome è sconosciuto alle labbra umane,
ma che s'aggrada di venir appellata
con il suono Diana.
Possa la luce che accendo
essere come un faro per te,
possa questa fiamma mutarsi
in un sentiero dorato
che tu attraverserai
per presenziare a questo rituale
che io eseguo in tuo onore.
Segui il sentiero, Diana!
Ti chiamo, Diana!
Diana, io ti invoco!
Sii presente, eterna Dea, in questo rito.
Così sia."


2) Offerta d'incenso a Diana:
Brucia un incenso (incenso puro su carboncino o uno stick al frankincense) in suo onore, dicendo:
"Ti offro questo incenso, Diana. Possa la sua fragranza arrivare a te ed allietarti. Possa quest'offerta esserti gradita e rafforzare il legame che intercorre tra noi. Ti prego, Diana, in cambio siimi propizia e veglia sempre su di me. Così sia."

3) Inni in onore a Diana:
Recita i seguenti inni:
"Ascolta, dea regina, portatrice di luce, Luna divina,
Diana che corri di notte, ti aggiri nell'aria,
notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla, Diana dai begli astri,
crescente e calante,
splendente, ami i cani e gli altri animali,
madre del tempo, portatrice di frutti,
luminosa, che rischiari, ti accendi di notte,
che tutto vedi, ami la veglia, ti circondi di begli astri,
godi della tranquillità e della notte felice, dispensatrice di grazia, porti a compimento,
ornamento della notte,
guida degli astri, dall'ampio manto,
dal moto circolare, fanciulla sapientissima,
vieni, beata, benevola, dai begli astri, del tuo splendore
rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla."


A seguire:
"Ascoltami, o regina, figlia dai molti nomi di Giove,
Titana, Bromia, di gran nome, arciera, augusta,
a tutti visibile, Dea che porti la fiaccola, Dictinna, protettrice del parto,
soccorritrice nelle doglie e non iniziata alle doglie,
sciogli le cinture, ami infondere delirio, Dea della Luna, sciogli gli affanni,
dalla corsa veloce, saettatrice, vaghi di notte,
celebrata, affabile, scioglitrice, acceleri i parti, Spirito eccelso che nutri i figli dei mortali,
selvaggia, ctonia, dal destino felice,
che occupi i boschi dei monti, augusta,
signora, di tutto sovrana, bel germoglio, sei sempre,
silvestre, protettrice dei cani, cidonia, dalle forme cangianti:
vieni, dea salvatrice, cara, con tutti gli iniziati
affabile, portando dalla terra bei frutti
e l'amabile Pace e Salute dalle belle chiome;
manda invece alle sommità dei monti malattie e dolori."
E infine:
"Siamo sotto la protezione di Diana,
Diana con devozione cantiamo.
O figlia di Latona, illustre progenie dell’altissimo Giove,
tu che la madre accanto all’ulivo di Delo ha deposto,
perché signora dei monti tu fossi
e dei boschi lussureggianti
e delle balze nascoste
e dei fiumi sonori:
tu che Lucina dalle partorienti
in preda alle doglie sei chiamata,
tu che Trivia potente
e Luna sei chiamata per la luce
che eternamente rifletti
tu, o Dea, dividendo col tuo corso
mensile il cammino dell’anno,
la povera dimora del contadino
riempi di ricchi raccolti.
Che tu sia venerata con qualunque
nome desideri e alla stirpe
di noi mortali, come hai fatto sin da tempi lontani,
accorda benevola protezione."


4) Chiamata del Dio Lucifero/Apollo:Accendi una candela gialla, che avrai posizionato vicino a un simbolo di Lucifero/Apollo (come ad esempio un Sole stilizzato), dicendo:
"Chiamo il potente Dio del Sole,
il cui vero nome è sconosciuto alle labbra umane,
ma che s'aggrada di venir appellato
con il suono Lucifero.
Possa la luce che accendo
essere come un faro per te,
possa questa fiamma mutarsi
in un sentiero dorato
che tu attraverserai
per presenziare a questo rituale
che io eseguo in tuo onore.
Segui il sentiero, Lucifero!
Ti chiamo, Lucifero!
Lucifero, io ti invoco!
Sii presente, eterno Dio, in questo rito.
Così sia."

5) Offerta d'incenso a Lucifero:Brucia un incenso (incenso puro su carboncino o uno stick al frankincense) in suo onore, dicendo:
"Ti offro questo incenso, Lucifero. Possa la sua fragranza arrivare a te ed allietarti. Possa quest'offerta esserti gradita e rafforzare il legame che intercorre tra noi. Ti prego, Lucifero, in cambio siimi propizio e veglia sempre su di me. Così sia."

6) Inni in onore a Lucifero:Recita i seguenti inni:
"Ascolta, beato, tu che hai l'eterno occhio che tutto vede,
Titano di luce d'oro, luce del cielo,
da te stesso generato, instancabile, dolce vista dei viventi,
a destra genitore dell'aurora, a sinistra della notte,
che temperi le stagioni, danzando con piedi di quadrupede,
buon corridore, sibilante, fiammeggiante, splendente, auriga,
che dirigi il cammino con i giri del rombo infinito,
per i pii guida di cose belle, violento con gli empi,
dalla lira d'oro, che trascini la corsa armoniosa del cosmo,
che indichi le azioni buone, fanciullo che nutri le stagioni,
signore del cosmo, suonatore di siringa, dalla corsa di fuoco, ti volgi in cerchio,
Lucifero, portatore di luce, dalle forme cangianti, portatore di vita, fecondo Paian,
sempre giovane, incontaminato, padre del tempo, immortale,
sereno, luminoso per tutti, del cosmo l'occhio che tutto circonda,
che ti spegni e ti accendi di bei raggi splendenti,
indicatore di rettitudine, che ami i rivi, padrone del cosmo,
custode della lealtà, sempre supremo, per tutti d'aiuto,
occhio di rettitudine, luce di vita; o tu che spingi i cavalli,
che con la sferza sonora guidi la quadriga:
ascolta le parole, e agli iniziati mostra la via soave."

A seguire:
"Vieni, beato, Paian, uccisore di Tizio, Febo, Licoreo,
Menfita, splendidamente onorato, invocato col grido, datore di felicità,
Dalla lira d'oro, che proteggi la semina e l'aratro, Pizio, Titano,
Grinio, Sminteo, uccisore del Pitone, Delfico, indovino,
selvaggio, daimon Lucifero, portatore di luce, amabile, giovane glorioso,
guida delle Muse, istruttore del coro, che colpisci di lontano, saettatore,
Branchio e Didimeo, operante di lontano, Lossia, santo,
signore Delio, che hai l'occhio che tutto vede e dà luce ai mortali,
dalla chioma d'oro, che sveli sincere profezie e oracoli;
ascolta con animo benevolo me che prego per gli uomini:
perché tu vedi tutto questo etere infinito
e la terra felice di lassù, e attraverso la penombra
nella quiete della notte sotto la tenebra dagli occhi di stelle
hai scorto sotto terra le radici, e possiedi i confini del cosmo
tutto; a te stanno a cuore il principio e la fine,
fai fiorire ogni cosa, tutta la sfera celeste tu accordi
con la cetra sonora, talora andando al limite della corda più corta,
talora invece della più lunga, talora secondo il modo Dorico
accordando tutta la sfera celeste distingui le specie viventi,
con l'armonia contemperando per gli uomini il destino universale,
mischiando ugual misura d'inverno e d'estate per gli uni e per gli altri,
distinguendo nelle corde più lunghe l'inverno, nelle più corte l'estate,
nel Dorico il fiore fresco della primavera molto amabile.
Da qui i mortali ti celebrano col nome di signore che invii i sibili dei venti;
perché hai il sigillo che dà forma a tutto il cosmo.
Ascolta, beato, salvando gli iniziati dalla voce supplice."

E infine:
"Ascolta, o re del fuoco intellettuale, Titano dalle briglie d'oro,
ascolta Lucifero, dispensatore di luce, signore che possiedi la chiave
della fonte della vita, e che sui mondi materiali
dall'alto versi un copioso fiume d'armonia.
Ascolta, giacché tu, che hai sede nel mezzo al di sopra dell'etere,
e tieni il cuore dell'universo, circolo luminosissimo,
tutto riempisti della tua provvidenza, eccitatrice della mente.
I pianeti, cinti dalle tue fiamme perennemente vivide,
sempre, con incessanti e infaticabili movimenti circolari,
mandano a favore di quanti vivono sulla terra stille vitali,
e ogni generazione, sotto i vostri ricorrenti corsi,
rigermina secondo la legge delle Ore.
Il fragore degli elementi fra loro cozzanti cessa,
quando tu, ineffabile, appari.
A te cede il coro inconcusso delle Moire;
che torcono all'indietro il filo del destino ineluttabile,
quando lo vuoi; giacché sommamente sei potente e vastamente signoreggi.
Sei anche chiamato Febo, signore della sacra melodia;
giacchè divinamente cantando, al suono della cetra,
plachi l'enorme flutto della generazione dal cupo muggito,
e dal diffondersi della tua luce, che allontana i mali,
come dono soave, la salute diffondi,
dopo aver riempito il vasto universo di balsamica armonia.
Te cantiamo, oh glorioso padre,
che soccorri e liberi noi tutti, mortali
rimasti prigionieri degli ultimi recessi della materia,
a te, delicato Nume della Luce, dedichiamo i nostri canti.
E paventano la minaccia della tua agile sferza
i demoni malefici, agli uomini funesti, di cuor feroce,
che alle nostre infelici anime ordiscono danni,
affinché sempre nell'abisso della vita dal cupo fragore
soffrano sotto il peso del corpo, bramosi del giogo,
e dimentichino la dimora eccelsa e splendente dell'Uno.
Ma tu, ottimo fra gli Dei, coronato di fuoco, Nume beato,
immagine di tutte le cose, tu, che le anime elevi,
ascolta, e purificami da ogni peccato per sempre;
e la preghiera di molte lacrime accogli, e liberami
dal peccato che dà dolore, e tienmi lontano dalle espiazioni,
placando l'occhio vigile di Dike che tutto vede.
Ad opera del tuo aiuto sempre salutare
concedi all'anima mia la luce purissima e beatissima,
una volta dispersa la caligine, funesta ai mortali, prodotta da veleno
e al corpo il magnifico dono d'una perfetta salute.
Fa' ch'io diventi famoso e che, secondo il costume dei miei predecessori
possa aver cura delle Muse dalle amabili trecce.
Non turbato benessere, che nasce da amorosa pietà,
se tu vuoi, concedimi, o signore Lucifero, giacché facilmente puoi compiere.
Tu, infatti, possiedi saldo ed infinito vigore.
Ma se, per i fusi delle Moire, rotanti
sotto i fili tratti dai movimenti degli astri qualcosa di funesto
ci colpisce, distòrnalo con la forza dell'impeto tuo."
7) Recita dei sacri nomi degli Dei:Prendi in mano il rosarietto devozionale, dì:
"Diana, Dea della Luna, e Lucifero, Dio del Sole, recito i vostri sacri e antichi nomi in vostro onore. Possa questa mia offerta verbale esservi gradita e rafforzare il legame tra noi. Così sia."
A questo punto recita 108 volte il nome di Diana e poi 108 volte il nome di Lucifero (o viceversa).

Se ritieni che possa esserti utile e lo preferisci, puoi mettere una musica di sottofondo che ti ispiri devozione mentre ripeti i nomi delle Divinità.

8) Ringraziamento dello spirito del rosarietto:Termina dicendo:
"Antichi Dei, Diana e Lucifero, spero che questa mia offerta verbale vi sia stata gradita. Grazie".
Quindi bacia il rosarietto e, prima di riporlo, dì:
"Grazie spirito/i di questo rosarietto devozionale, per essere stato/i strumento/i attraverso cui ho potuto omaggiare gli Dei".

9) Inno ad entrambi gli Dei:Dopo aver ripetuto i loro nomi, recita il seguente inno:
"Ascoltate, o Dei, che avete il timone della sapienza sacra,
voi che, dopo aver destato il fuoco che in alto solleva,
agli immortali riconducete le anime dei mortali,
che hanno lasciato il tenebroso recesso,
purificatesi con le iniziazioni ineffabili degli inni.
Ascoltate, o salvatori possenti,
e mostratemi la luce pura, dopo aver dispersa la caligine,
acciocché io possa riconoscere bene il Dio immortale e l'uomo;
e sotto i gorghi letei il demone malefico
non ritenga per sempre me lontano dai beati;
e nei flutti dell'orrida generazione caduta,
l'anima mia, che pur non vuole a lungo errare,
un'espiazione terribile non costringa nei ceppi della vita.
Ma, o Dei, guide di sapienza, fulgidissima,
ascoltatemi, e a chi si affretta verso un cammino che porta in alto,
rivelate i santi deliri e le iniziazioni delle parole sacre."

10) Richiesta di protezione da ogni male:Chiedi agli Dei protezione da ogni pericoli, malattia e maledizione. Domanda loro anche che ti concedano una buona salute fisica, psicologica e spirituale.

11) Prega liberamente:
Parla di quello che vuoi, condividi con loro i momenti che più ti hanno colpito o qualunque altro argomento che tu desideri. Ringraziali per ciò che ti è successo di bello nella tua vita.
In questa fase puoi chiedere favori e ringraziare gli Dei per le richieste che ti hanno esaudito.

Ricorda:
se hanno esaudito una tua richiesta, è sempre bene ringraziarli, o in questa fase o, ancora meglio, con un ulteriore rito devozionale da aggiungersi a quello che normalmente fai settimanalmente (o quotidianamente, a seconda dei casi).

Inoltre, se prometti qualcosa in cambio di un favore, rammenta che devi assolutamente offrirlo appena hai modo subito dopo aver ricevuto il favore. Non te ne dimenticare assolutamente!

12) Danza e/o canto:
In onore agli Dei, se vuoi, recita altri inni, metti della musica, canta, balla per loro, dedica loro delle canzoni o delle poesie.

Questo step, che è facoltativo, diventa obbligatorio durante il Sabba (ovvero durante le Lune Piene, i Giovedì delle Quattro Tempora, la notte di san Giovanni, la notte dei morti tra il 1° e il 2 novembre e le Dodici Notti tra Natale e l’Epifania [o direttamente la notte dell’Epifania]; se non vuoi seguire un calendario dei Sabba puoi decidere anche solo una volta al mese. L'importante non è il giorno ma la regolarità).

13) Banchetto in onore alle Divinità:Obbligatoriamente durante il Sabba, e facoltativamente durante l'offerta, prima o dopo la danza/musica/recita di inni o poesie, prenderai il piatto del cibo e il bicchiere con vino o latte o birra o succo di frutta o altre bevande che avrai posto in precedenza sull'altare assieme a dei tovaglioli e delle posate, e dirai:
"Diana e Lucifero, questo è il mio banchetto per voi. Possa esso recare piacere a voi quanto ne reca a me. Possa io mangiare con le vostre bocche, assaporare con le vostre lingue e gustare con i vostri palati! Oh Diana, oh Lucifero, mangio e bevo adesso in vostro onore!"
A questo punto mangia, restando concentrato sull'atto.

14a) Divinazione:


Prendi il mazzo di tarocchi o altri mezzi di divinazione che usi e dì:
"Diana e Lucifero, Antichi e splendidi Dei, vi prego, usate queste carte come strumento per parlare con me. Vi prego rivelatemi, mediante questo mazzo, [domanda]"
Quindi leggi e fai una o varie letture, chiedendo ogni volta cose diverse (non chiedere due volte la stessa cosa. Se non hai capito dì qualcosa come:
"Scusate, non ho capito, potreste dirmi, mediante queste carte, cosa intendevate?").

Quando hai finito, ringrazia gli Spiriti delle Carte o degli altri strumenti divinatori, dicendo:
"Grazie, Spiriti di queste carte, per essere stati strumento attraverso cui ho potuto parlare con Diana e Lucifero".
Quindi ringrazia le Divinità, dicendo:
"Grazie mille Diana, grazie mille Lucifero, grazie mille Antichi Dei, per avermi parlato mediante queste carte".

14b) Trance: Al posto della divinazione, è possibile eseguire la trance.
In questo caso dì:
"Diana, Antica Dea della Luna, Lucifero, Antico Dio del Sole, Antichi e Splendidi Dei, vi prego, rivelatevi a me in visione, ora che mi appresto ad andare in stato alterato di coscienza. Grazie antichi Dei."
Quindi chiudi gli occhi e dì:
"Voglio incontrarti, Diana. Voglio incontrarti, Lucifero. Voglio incontrarvi Antichi Dei."
Quindi ripeti, prima ad alta voce e poi a bassa voce e poi ancora mormorando solo con le labbra, i nomi delle Divinità. Per questo esercizio puoi riprendere il rosarietto, avendo cura di ringraziarne lo spirito alla fine della sessione.
Concentrati sui nomi delle Divinità e sul nero dietro le palpebre.
Se ti senti di esserti distratto, ritorna ai nomi.
Puoi anche associare i nomi al respiro.
Ad esempio:
"Luciferoo" inspirando
"Dianaa" espirando

o, alternando i due nomi:
"Luuciii" inspirando
"feeroo" espirando
e poi:
"Diaaa" inspirando
"Naaa" espirando.
Oppure, infine, sussurrandoli, ad esempio:
"Luuu ciii fee rooo" e "Diiii aaaaa naaa"
Decidi tu.
Metti la sveglia impostandola su 30 minuti. Non ti dovrai distrarre.
Quando avrai finito, ringrazia sia Diana che Lucifero per l'esperienza (indipendentemente da quanto avrai visto) e scrivi subito sul tuo grimorio (che avrai messo sull'altare in precedenza) la tua esperienza. Quindi procedi allo step successivo.
Quando sarai diventato più bravo, potrai chiedere alle Divinità di rivelarti qualcosa. Ad esempio prima chiederai:
"Voglio incontrarti, Diana. Voglio incontrarti, Lucifero. Voglio incontrarvi Antichi Dei".
Quando avrai avuto delle visioni delle Divinità, chiederai ad alta voce:
"Vi prego Antichi Dei, rivelatemi se [domanda]".
15) Porgere le proprie scuse alle Divinità in caso di errori:
Dì, rivolgendoti a entrambi:
"Antica Dea della Luna, Diana, e Antico Dio del Sole, Lucifero, Antichi e Splendidi Dei, perdonatemi vi prego per qualunque cosa io abbia detto, fatto o pensato che vi abbia potuto offendere, vi abbia offeso o abbiate reputato offensivo. Vi prego di perdonarmi.
Fate sì, ve ne prego, che i miei errori non mi rechino danni, ma anzi, che il mio chiedervi scusa mi porti solo benefici"
.


16) Espressione di amore nei confronti degli Dei:
Deve venire dal proprio cuore, ma una base può essere qualcosa come (rivolto a Diana):
"Antica Dea della Luna, Diana, ti voglio un mondo di bene, ti amo e ti adoro. Ti amo, Diana, come un figlio ama sua madre, e molto, molto di più. Madre mia, Diana, grazie di esistere e di aver riempito la mia vita con la tua Divina Presenza. Grazie."
Similmente, a seguire, rivolto a Lucifero:"Antico Dio del Sole, Lucifero, ti voglio un mondo di bene, ti amo e ti adoro. Ti amo, Lucifero, come un figlio ama suo padre, e molto, molto di più. Padre mio, Lucifero, grazie di esistere e di aver riempito la mia vita con la tua Divina Presenza. Grazie."
17) Ringraziamento e saluti a Diana:Dirigiti verso la candela di Diana e ringraziala, dicendo:
"Grazie Diana, Antica Dea della Luna, per essere stata presente in questo rituale. Ti ringrazio, Potente Nume, ti ringrazio, Diana". Inchinati, quindi spegni la candela e lascia consumare l'incenso in suo onore.
18) Ringraziamento e saluti a Lucifero:Dirigiti verso la candela di Lucifero e ringrazialo, dicendo:
"Grazie Lucifero, Antica Dio del Sole, per essere stato presente in questo rituale. Ti ringrazio, Potente Nume, ti ringrazio, Lucifero". Inchinati, quindi spegni la candela e lascia consumare l'incenso in suo onore.

Offerta-Evocazione e Offerta-Trance



Esistono due modi di fare l'offerta. L'offerta-evocazione (in cui si chiama la Divinità con un pathos via via sempre più crescente e la si percepisce tramite sensazioni, emozioni, cambiamenti nella temperatura della stanza e/o movimenti della fiamma della candela) e l'offerta-trance (in cui si chiama la Divinità in uno stato di trance meditativo e la si percepisce tramite visioni o messaggi di altro tipo che arrivano alla mente).

:: Offerta evocazione ::

- Accendi una candela rappresentativa, dicendo:
"Sono qui per te, X. Questa è la mia offerta per te".

- Brucia l’incenso o le erbe (sul carboncino o come stick), dicendo:
"Possano il profumo di queste erbe (o di questo incenso) e il suono della mia voce giungere sino a dove tu dimori. Io sarò tuo solo se tu sarai mio/a".

- Recita un inno alla Divinità. Va bene anche una poesia scritta di proprio pugno.

- Ripeti il nome della Divinità facendo (almeno) un intero giro di rosario (usando un rosario cristiano togliendo la croce, purificandolo e riconsacrandolo alla Divinità pagana a cui sei devoto, o impiegando direttamente un japamala buddhista/induista, sebbene anche in questo caso sia preferibile purificarlo e consacrarlo durante un rito di offerta). Se preferisci, mentre ripeti il nome della Divinità metti di sottofondo una musica che ti ispiri devozione.

- Fermati un attimo e cerca di concentrarti sulle tue sensazioni, sulla temperatura, sulle tue emozioni e/o sulla fiamma della candela. Senti qualcosa?

- Se non senti ancora niente, torna a recitare i nomi, ma con un crescendo e soprattutto con molto, molto pathos.
Quando non ce la fai più grida il nome della Divinità dicendo:
"X, io ti chiamo, ti prego, fammi percepire la tua presenza!"

- Ti fermi nuovamente e cerchi di concentrarti sulle tue sensazioni, sulla temperatura, sulle tue emozioni e/o sulla fiamma della candela. Senti qualcosa?

- Se non senti ancora niente ripeti questi step ancora una volta.

- Quando percepisci, elogia la Divinità, falle complimenti, ringraziala per ciò che di buono ti è accaduto nella vita.

- Chiedile di proteggerti da ogni maledizione, da ogni male e da ogni malattia. Chiedile di darti la buona salute.

- In suo onore, se vuoi, recita altri inni, metti della musica, canta, balla in suo onore, dedicale delle canzoni o delle poesie.
Questo step, che è facoltativo, diventa obbligatorio durante il Sabba (ovvero durante le Lune Piene, i Giovedì delle Quattro Tempora, la notte di san Giovanni, la notte dei morti tra il 1° e il 2 novembre e le Dodici Notti tra Natale e l’Epifania [o direttamente la notte dell’Epifania]; se non vuoi seguire un calendario dei Sabba puoi decidere anche solo una volta al mese. L'importante non è il giorno ma la regolarità)

- Durante il Sabba, prima o dopo la danza/musica/recita di inni o poesie, prenderai il piatto del cibo e il bicchiere con vino o latte o birra o succo di frutta o altre bevande (magari non red bull e coca cola, qualcosa di più sofisticato) che avrai posto in precedenza sull'altare assieme a dei tovaglioli e delle posate, e dirai:
"X, questo è il mio banchetto per te. Possa esso recare piacere a te quanto ne reca a me. Possa io mangiare con la tua bocca, assaporare con la tua lingua e gustare con il tuo palato! Oh, X, mangio e bevo adesso in tuo onore!"
E mangi, restando concentrato sull'atto.

- Prega liberamente.

- Prendi il mazzo di tarocchi e/o il pendolo o altri mezzi di divinazione che usi e dì:
"X, ti prego, usa queste carte come strumento per parlare con me. Ti prego rivelami, mediante questo mazzo, [domanda]"
Quindi leggi e fai una o varie letture, chiedendo ogni volta cose diverse (non chiedere due volte la stessa cosa. Se non hai capito dì qualcosa come:
"Scusa, non ho capito, potresti dirmi, mediante queste carte, cosa intendevi?").

- Quando hai finito, ringrazia gli Spiriti delle Carte o degli altri strumenti divinatori (dicendo:
"Grazie, Spiriti di queste carte, per essere stati strumento attraverso cui ho potuto parlare con X") e la Divinità (dicendo:
"Grazie, X, per avermi parlato mediante queste carte").

- Ringrazia la Divinità dicendo:
"Grazie X per essere stato/a presente in questo rituale. Ti voglio bene e ti amo, come un figlio ama sua madre/suo padre, e molto, molto di più. Ti ringrazio per aver presenziato a questo rito. Ti ringrazio, Potente Nume, ti ringrazio, X".

- Quindi spegni la candela rappresentativa e lascia consumare l'incenso/erbe


:: Offerta trance ::

Se invece, al posto di voler ricevere segnali come sensazioni, emozioni, temperatura e/o fiamma della candela, vorresti direttamente avere visioni della Divinità, ecco una variante.
L'offerta-trance è più lunga dell'offerta-evocazione, perché oltre al tempo di eseguire tutto il rito, c'è bisogno anche del tempo dell'eseguire la trance (che sono all’incirca 30 minuti).
Di norma, comunque, non è necessario fare un'offerta-trance.
È meglio, per non affaticarsi, fare un’offerta-evocazione almeno 1 volta a settimana e fare sessioni di trance slegate dalle offerte 2-3 volte a settimana.

Procedimento:

- Accendi una candela rappresentativa, dicendo:
"Sono qui per te, X. Questa è la mia offerta per te".

- Brucia l’incenso o le erbe (sul carboncino o come stick), dicendo:
"Possano il profumo di queste erbe (o di questo incenso) e il suono della mia voce giungere sino a dove tu dimori. Io sarò tuo solo se tu sarai mio/a".

- Recita un inno alla Divinità. Va bene anche una poesia scritta di proprio pugno.

- Fai un giro di rosario con il nome della Divinità.

- In questo momento non è necessario che ti concentri su cosa percepisci. Il rosario, in questa prima fase, è solo un atto di omaggio.

- Adesso elogia la Divinità, falle complimenti, ringraziala per ciò che di buono ti è accaduto nella vita.

- Chiedile di proteggerti da ogni maledizione, da ogni male e da ogni malattia. Chiedile di darti la buona salute.

- In suo onore, se vuoi, recita altri inni, metti della musica, canta, balla in suo onore, dedicale delle canzoni o delle poesie.
Questo step, che è facoltativo, diventa obbligatorio durante il Sabba (ovvero durante le Lune Piene, i Giovedì delle Quattro Tempora, la notte di san Giovanni, la notte dei morti tra il 1° e il 2 novembre le Dodici Notti tra Natale e l’Epifania [o direttamente la notte dell’Epifania]; se non vuoi seguire un calendario dei Sabba puoi decidere anche solo una volta al mese. L'importante non è il giorno ma la regolarità)

- Durante il Sabba, prima o dopo la danza/musica/recita di inni o poesie, prenderai il piatto del cibo e il bicchiere con vino o latte o birra o succo di frutta o altre bevande (magari non red bull e coca cola, qualcosa di più sofisticato) che avrai posto in precedenza sull'altare assieme a dei tovaglioli e delle posate, e dirai:
"X, questo è il mio banchetto per te. Possa esso recare piacere a te quanto ne reca a me. Possa io mangiare con la tua bocca, assaporare con la tua lingua e gustare con il tuo palato! Oh, X, mangio e bevo adesso in tuo onore!"
E mangi, restando concentrato sull'atto.

- Prega liberamente.

- Al posto della divinazione, eseguirai la trance.
Chiudi gli occhi e dì:
"Voglio incontrarti, X"
Quindi riprendi il tuo rosarietto e ripeti, prima ad alta voce e poi a bassa voce e poi mormorando solo con le labbra, il nome della Divinità.
Concentrati sul nome della Divinità e sul nero dietro le palpebre.
Se ti senti di esserti distratto, ritorna al nome.
Puoi anche associare il nome al respiro.
Ad esempio (prendendo ad esempio Diana come Divinità omaggiata nel rituale):

"Diaaa" inspirando
"Naaa" espirando

Oppure sussurrandolo, tipo:

"Diiii aaaaa naaa"

Decidi tu.

Metti la sveglia impostandola su 30 minuti. Non ti dovrai distrarre.

Quando avrai finito, ringrazia la Divinità per l'esperienza (indipendentemente da quanto avrai visto) e scrivi subito sul tuo grimorio (che avrai messo sull'altare in precedenza) la tua esperienza. Quindi procedi agli step successivi.

Quando sarai diventato più bravo, potrai chiedere alla Divinità di rivelarti qualcosa. Ad esempio prima chiederai:
"Voglio incontrarti, X".
 
Quando avrai avuto delle visioni della Divinità, chiederai ad alta voce:
"Ti prego X, rivelami se [domanda]".

- Ringrazia la Divinità dicendo:
"Grazie X per essere stata presente in questo rituale. Ti voglio bene e ti amo, come una figlia ama sua madre, e molto, molto di più. Ti ringrazio per aver presenziato a questo rito. Ti ringrazio, Potente Nume, ti ringrazio, X".

- Quindi spegni la candela rappresentativa e lascia consumare l'incenso/le erbe.


Riassunto 

Ricapitolando, la pratica base consiste in:

- offerta (offerta-evocazione od offerta-trance indifferentemente) 1-2 volte a settimana.
L'offerta in sintesi è composta dai seguenti step:
1) Accensione della candela rappresentativa della Divinità;
2) Offerta di incenso;
3) Recitazione di uno o più inni;
4) Ripetizione dei nomi (aiutandosi, se lo si desidera, con un rosarietto devozionale);
5) Richiesta di protezione da ogni male;
6) Preghiera libera, ringraziamenti e richieste;
6b) Eventualmente (obbligatorio nei Sabba) banchetto in onore alla Divinità;
6c) Eventualmente (obbligatorio nei Sabba) danza o canto in onore alla Divinità;
7) Divinazione o trance;
8) Porgere le proprie scuse alla Divinità in caso di errori;
9) Ringraziamento e saluti;
10) Spegnimento delle candele e lasciare bruciare l’incenso.

- trance (sessioni separate od offerta-trance) 3 volte a settimana, e alla fine dell'esperienza scrivi subito sul grimorio;

- Sabba o 1 volta al mese o seguendo il calendario delle Lune Piene, Giovedì delle 4 Tempora, notte di san Giovanni, notte dei morti e Dodici Notti (o soltanto la notte dell’Epifania).
Il Sabba, come già detto, è semplicemente l'offerta a cui si aggiunge danza e banchetto.

mercoledì 6 marzo 2019

Meditazione Sensoriale della Presenza degli Dei, Esame di Coscienza per la Gratitudine e discorsi sopra la Natura



Meditazione Sensoriale della Presenza degli Dei


Oggi, parlando con una mia amica, mi sono reso conto che quella che spesso faccio è una vera e propria meditazione e non solo un semplice "esercizietto en passant" come invece pensavo.

Durante la nostra chiacchierata, le ho rivelato che ho difficoltà a meditare (appunto perchè fino ad allora non ho mai considerato questo esercizio una vera e propria meditazione) e che preferisco invece concentrarmi su 5 cose che percepisco con ogni senso (5 cose che sento, 5 cose che vedo, 5 cose che odoro, ecc.).
Mi piace poi apprezzarle e pensare:
"Gli Dei sono anche in questo, questo è sacro.

Grazie Antichi Dei per questo (e per l'emozione che mi suscita).
Vi amo Antichi Dei".

Dopo averglielo descritto, lei mi ha fatto notare che questo esercizio è effettivamente una meditazione, e che dunque portandolo avanti eseguo già una pratica meditativa.


Esame di Coscienza per la Gratitudine


Un'altra cosa che ho notato è che spesso, quando prego, vorrei ringraziare gli Dei per ogni cosa che mi accade, ma, quando provo a ringraziare, non mi viene in mente niente di tutto ciò che mi è successo: nella mia mente si affaccia il vuoto, uno schermo bianco.
Ho capito quindi che l'unico modo per poter ringraziare è eseguire una sorta di "esame di coscienza" che mi renda consapevole delle cose che mi sono capitate per cui essere grato.

Ovviamente si tratta di un esame di coscienza diverso da quello in cui ci si punisce per aver fatto qualcosa di sbagliato e ci si rallegra per aver agito secondo virtù.
L'esame di coscienza di cui parlo in questo caso è invece un riavvolgere la giornata quando si è a letto la sera, cominciando dalla prima azione fino all'ultima, ringraziando gli Dei per le cose belle che ci sono capitate.

Ad esempio dire: "grazie Antichi Dei perché (ad esempio) al mattino mi sono svegliato un altro giorno, grazie per l'aria fresca che mi ha inondato i polmoni, per i profumi buonissimi degli alberi in fiore, grazie per il vento che mi arruffava i capelli facendomi ridere, grazie perché ho fatto in tempo per andare a lavoro, grazie Lucifero per il meraviglioso calore che mi hai infuso durante la giornata con il tuo splendido Sole, grazie Diana per aver visto la tua magnifica Luna nel suo pieno splendore tornando a casa la sera" e così via.

Questo esercizio probabilmente può essermi utile per aumentare la presenza di emozioni positive come la gratitudine nella mia vita, e questo tipo di emozioni positive possono rafforzare a loro volta la devozione verso gli Dei (la bhakti, direbbero gli hindu), facilitando così il mio avvicinamento a loro e la percezione della loro presenza nella mia vita.

Questi esercizi (meditazione sensoriale della presenza degli Dei ed esame di coscienza per la gratitudine) possono inoltre anche essere inclusi nella fase di "preghiera libera" durante le offerte devozionali.

Tsukumogami: così gli shintoisti chiamano gli spiriti degli oggetti che hanno raggiunto il loro centesimo anno. Secondo la mitologia nipponica, raggiunto il 100° compleanno, l'oggetto inizia a muoversi anche esternamente. Questa leggenda manifesta la credenza shintoista e più in generale animista-panteista che anche negli oggetti e nel mondo artificiale vi sia un'anima e sia presente il Divino. 

Fasi della Pratica della Presenza degli Dei: dalla Natura ad (anche) la Tecnologia


Infine, grazie agli Spiriti di un Magnifico e Meraviglioso Luogo che conosco e grazie agli Antichi Dei, ho preso consapevolezza che l'esercizio della Presenza degli Dei, del vedere cioè gli Dei in ogni cosa che mi circonda, non può limitarsi alla sola Natura, perché anche la Natura la percepisco come Divina soltanto quando faccio attenzione alla sua bellezza e quando penso alla presenza degli Dei in essa.

Quando invece non lo faccio, il sentimento di meraviglia non è così intenso e presente.
Questo vuol dire che è più che altro la mia consapevolezza del Divino presente nella Natura a farmi provare questa emozione, perciò questa consapevolezza può essere estesa anche al tecnologico, al non-naturale, all'artificiale.
Ovviamente è più facile vedere il Divino nella Natura perché "l'arte [umana] è solo imitazione della Natura" (cit.), ma il proseguimento spontaneo della Pratica della Presenza degli Dei non può fermarsi alla Natura, deve includere tutto. Proprio tutto.
Questo vuol dire immaginarci un susseguirsi di fasi della Pratica della Presenza degli Dei simile a questo:

1- Vedere gli Dei nella bellezza della Natura;

2- Ripetersi (continuando nel tempo fino a percepirlo) che gli Dei sono presenti in aspetti della Natura meno belli;

3-
Vedere gli Dei nella bellezza delle creazioni umane (opere d'arte, musica, ecc.);

4- Ripetersi (continuando nel tempo fino a percepirlo) che gli Dei sono presenti in aspetti della creazione umana meno belli (palazzi, strade, lampioni, ecc.);

5- Vedere gli Dei negli esseri umani e animali belli;

6- Ripetersi (continuando nel tempo fino a percepirlo) che gli Dei sono presenti in esseri umani e animali meno belli.

La Natura pertanto è il punto di partenza, perché la bellezza primigenea è quella naturale, l'artificiale è successivo e non così perfetto, ma non può essere il punto di arrivo.

Il punto di arrivo è che, se gli Dei sono in ogni cosa, sono ogni cosa, ed è quindi necessario riuscire a percepirli in ogni cosa. Anche nelle cose umani, per quanto difficile possa essere.

Ovviamente un ritorno periodico nella Natura, una passeggiata ogni tanto nei parchi o boschi per facilitare questo esercizio non può che farci bene, ma dobbiamo riuscire a estenderlo anche quando abbandoniamo questi luoghi, anche nello spazio di tempo che intercorre tra due visite in questi luoghi magnifici e meravigliosi.

Per questo motivo anche l'esercizio della Presenza degli Dei deve estendersi progressivamente da solo Naturale a Naturale + Artificiale e Umano. Anche l'esercizio della Presenza degli Dei deve seguire le fasi sopraelencate.

All'inizio sembra strano, ci sembra una perdita, perché diamo un valore enorme alla Natura quando scopriamo in essa il Divino, ma non è una perdita, è un'estensione. Estendiamo questo sentimento che la Natura ci ispira anche al resto del mondo, senza toglierlo ad essa. Lei è e resta sempre la via più facile e primigenea per percepire gli Dei. Estendere non vuol dire non riconoscerlo.