martedì 19 luglio 2016

Cono di potere ripetendo i nomi degli Dei e il nome come mantra per la ricerca di visioni

Mi sono accorto che è molto, molto potente questa tecnica: il salmodiare, quasi fossero mantra, i nomi degli Dei durante i rituali o durante lo scrying interno (di cui ho parlato nel post "Visualizzazione o Visioni?"). E' possibile farlo in due modi principali:

1) Per ricevere maggiori segni o maggiori sensazioni dagli Spiriti o dagli Dei, quindi per agevolare le loro manifestazioni.

In questo caso il nome della Divinità o dello Spirito va recitato sempre più veloce e soprattutto con sempre maggiore enfasi, con sempre maggiore trasporto, con sempre maggiore emozione, pathos, ecc.
Questo agevola la manifestazione fisica della Divinità nel fumo dell'incenso, negli scoppiettii del fuoco, nella fiamma della candela, ecc., così come anche le sensazioni corporee che ti fanno dire "sì, lo/a sento" "sì, la Dea X/il Dio Y è qui".
E' un richiamo e un vero e proprio cono di potere. Semplicemente si ripete il nome al posto di danzare, ma resta un cono di potere, attuabile anche da solitari che non hanno la possibilità di danzare con altre persone.
Oltre ai nomi degli Dei possono essere ripetute poesie, inni, filastrocche, intenti, incantesimi, ecc., basta farlo con il giusto pathos crescente.

2) Per aiutare l'apparire delle visioni.

In questo caso la recita del nome della Divinità va fatta salmodiando, cantandolo, non troppo forte ma armoniosamente, anche se con fare sostenuto. E' simile alla ripetizione dei mantra che fanno i buddhisti e gli induisti.
A volte viene sostituita dall'inspirare e/o espirare pensando il nome della Divinità, ma la ripetizione vocale secondo me è più utile perchè automaticamente altera il respiro e ti fa andare in una sorta di autoipnosi dove da una parte la persona resta concentrata sul momento presente e dall'altra viene spinta in un rilassamento sempre più profondo grazie alla continua ripetizione del nome.

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