giovedì 8 settembre 2016

Come iniziare? Consigli per il neofita


Prima di iniziare dovremmo chiederci: siamo disposti a intraprendere un percorso spirituale? Oppure non siamo davvero interessati ma solo curiosi, o peggio non vogliamo metterci alcun impegno e desideriamo invece vivere la religione come il classico cattolico non praticante all'italiana?
Nel primo caso, e solo nel primo caso, possiamo iniziare.

Innanzitutto si cerca di capire quale Divinità ci è più vicina, da quale ci si sente più attratti e iniziamo a farle offerte regolari (che possono essere semplicemente un cero o una candela, dei fiori, dell'incenso, del cibo, ecc.). Per regolari intendo giornaliere o almeno settimanali (o magari a metà tra le due: più di una volta a settimana ma meno che giornaliere).
Si celebra poi tale Divinità durante i sabba e la si prova a contattare in meditazione ogni giorno.
I sabba sono semplicemente offerte in cui però si aggiunge del canto, della danza e si mangia del cibo preparato da sè in onore alla Divinità.
Le date dei sabba non sono così importanti secondo me, difatti in passato ogni regione e ogni paesino aveva date diverse: dovremmo cercare allora di creare un nostro calendario basandoci sul cambio di stagione che sentiamo noi, senza farci condizionare da equinozi, solstizi, ecc. Se sentiamo che sta arrivando la primavera anche se manca ancora un mese all'equinozio, celebriamo un sabba per ringraziare la nostra Divinità per questo arrivo! Se notiamo che arriva la neve, pure! Ogni cambiamento climatico o stagionale che ci colpisce può essere usato come sabba.
Cerchiamo poi di fare dei sabba regolarmente, ad esempio almeno uno ogni mese, oltre a quelli stagionali, in modo da poter celebrare in grande stile la nostra Deità.

Se lo si desidera si possono fare offerte anche ai propri antenati (cioè ai propri defunti), un po' come facevano le nostre nonne fino a qualche decennio fa, ovvero accendendo un lumino e/o mettendo dei fiori davanti al loro ritratto o alla loro foto e pregandoli.
Si può anche fare una piccola preghiera e lasciare del cibo la sera sul tavolo della cucina allo spirito della casa e lasciarlo lì durante la notte in modo che egli consumi l'energia spirituale del cibo riempiendolo al suo posto di benedizioni, e la mattina dopo si mangi in suo onore la rimanenza "materiale".
Possiamo legarci allo spirito di un luogo che ci è caro e fargli offerte di cibo o di bevande ogni volta che ci andiamo, e provare a percepire con tecniche di meditazione ciò che ha da dirci e la sua saggezza.

Si può provare a chiedere, nelle meditazioni giornaliere, alla propria Divinità o a uno degli spiriti con cui abbiamo intessuto un legame, di assisterci e di guidarci nell'altro mondo, in modo che ci arrivino visioni e sensazioni di ciò che c'è al di là di questo piano d'esistenza.
La meditazione può essere semplicemente un rilassarsi, esprimere ad alta voce ciò che si vuole vedere e concentrarsi quindi sul respiro o sul buio dietro le palpebre senza farsi aspettative, in modo che le visioni arrivino da sè (attenzione a distinguere le visioni dalle immagini che ci passa il subconscio!)

Oltre alla meditazione possiamo usare gli strumenti divinatori come i tarocchi, il pendolo, l'idromanzia, lo specchio nero, ecc. per metterci in contatto con tutti questi spiriti: basta chiedere loro che ci rispondano mediante questi oggetti. Se si vuole si può includere la divinazione nel rituale d'offerta, in modo che subito dopo le nostre preghiere agli spiriti possiamo ricevere le loro risposte.

Inoltre, se vogliamo allenare le nostre capacità di chiaroveggenza, telepatia, psicometria, visione remota e di contatto con gli spiriti, è possibile usare le carte Zener ed esercizi simili che ho descritto negli articoli "Esercizi con le Carte per lo sviluppo della Chiaroveggenza (e di Visione Remota, Psicometria, Telepatia, Contatto con gli Spiriti...)" ed "Esercizi di Telepatia con le Carte Zener".

In aggiunta possiamo cercare di monitorare i nostri sogni, annotandoli al risveglio (e se al risveglio non li ricordiamo annoteremo comunque qualcosa, fosse anche solo "non ricordo il mio sogno"). Se vogliamo che uno spirito di quelli con cui abbiamo intessuto un legame ci visiti in sogno, gli faremo un'offerta prima di andare a dormire chiedendogli di apparirci in sogno e magari di rispondere a un nostro quesito.
Prima di addormentarci e nel processo di addormentamento ripeteremo dunque come un mantra, in maniera incessante, prima a voce e poi solo mediante il pensiero, la nostra richiesta di incontrare lo spirito in sogno e di trovare risposta alla nostra questione. Al risveglio annoteremo ciò che ci ricorderemo, e nel caso di fallimento riproveremo la notte successiva e così via fino all'apparizione.

Una volta creato un legame con queste entità (e non prima) potremo chiedere loro di aiutarci.
Oltre alla semplice richiesta verbale possiamo creare dei veri e propri rituali di richiesta, quelli che vengono definiti "rituali magici", ma che in realtà sono semplicemente richieste simboliche atte a rafforzare il peso delle nostre richieste verbali.
Il simbolismo di questi riti si basa sull'uso di erbe, cristalli e pietre, candele, sigilli, bamboline, corde, nodi, ecc.
Con le erbe si possono creare pozioni (tipo tisane o con l'alcol), oli, incensi, potpourri, sacchettini, oli essenziali e unguenti.
Per quanto riguarda i cristalli possiamo purificarli e programmarli e impiegarli come amuleti, per la protezione della casa, come filtri (molto meno pericolosi delle erbe perchè l'acqua si immerge della loro energia ma non contiene - o non dovrebbe contenere - delle loro parti fisiche), da mettere sotto al cuscino, come griglia di cristalli o posti sopra a fogli su cui vi sia scritto il proprio desiderio.
Si possono ungere le candele, sceglierle per il loro colore, incidervi l'intento o il nome della persona che rappresentano.
Possiamo creare i nostri simboli e i nostri sigilli con il metodo della sigillazione di Spare.
Le bamboline possono essere fatte di cera o di stoffa, e possiamo metterci dentro cose appartenute o parti del corpo (cioè capelli, unghie, ecc.) della persona.
Le corde possono essere usate per legare oppure per la magia dei nodi.

I rituali possono essere fatti in qualunque momento, a patto che si sia in grado di richiamare l'attenzione dello spirito o della Divinità (essendo lui/lei ad agire per la nostra richiesta), ma alcuni asseriscono (sebbene io non concordi) che risultino potenziati scegliendo la fase lunare giusta (crescente per i progetti in crescita e gli avvicinamenti con picco alla luna piena, calante per gli allontanamenti con picco alla luna nuova) e il giorno giusto (es. venerdì = giorno di Venere = operazioni amorose e così via).

Tutti questi sono solo accenni, per maggiori informazioni è possibile visionare gli specifici articoli su ognuno dei singoli temi trattati in questo post.

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